Il ringraziamento del parroco
don Paolo Giovannelli
“Mi aiuti a farmi santo” disse un giorno san Domenico Savio a don Bosco. Egli prese sul serio quelle parole e rivolgendosi a san Domenico disse: “Ti voglio regalare la formula della santità.
Eccola:
Primo: allegria. Ciò che ti turba e ti toglie la pace non viene da Dio.
Secondo: i tuoi doveri di studio e di pietà. Attenzione a scuola, impegno nello studio, impegno nella preghiera. Tutto questo non farlo per ambizione, ma per amore del Signore.
Terzo: far del bene agli altri. Aiuta i tuoi compagni sempre, anche se ti costa sacrificio.
La santità è tutta qui”.
Quando mi hanno chiesto di scrivere un breve ringraziamento sull’esperienza del grest, mi sono venute in mente queste parole di san Giovanni Bosco a san Domenico Savio. “La santità è tutta qui”, semplice no? Credo che l’esperienza vissuta quest’anno sia stata proprio la ricerca della felicità da parte di tutte le persone che hanno contribuito nella realizzazione del grest. Ringraziare ognuno per nome, rischia sempre di lasciar fuori qualcuno, e allora lo farò per categorie. Ringrazio la categoria genitori che hanno deciso di ricercare la felicità per i propri figli nel grest parrocchiale. Ho la consapevolezza che il servizio da noi svolto rientra più in un bisogno sociale che in un’esperienza religiosa, ma avere ogni giorno più di cento bambini per tre settimane, capita solo una volta l’anno, e allora grazie per averci permesso di trasmettere Gesù ai vostri figli attraverso quest’esperienza estiva. Un grazie alla categoria bambini, sempre vivaci e pigri, curiosi e indifferenti, attenti e distratti, allegri e arrabbiati, chiassosi e silenziosi, ma tutti con un cuore grande sempre pronti ad accogliere tutto. Un grazie alla categoria animatori entusiasti e svogliati, pazienti e impazienti, allegri e brontoloni, innamorati e abbandonati, ma sempre belli, com’è bello colui che dice il proprio “si” al bel progetto di Dio sulla sua vita. Un grazie agli artigiani, così mi piace chiamare tutte le persone che si sono dedicate ai laboratori. Sì, artigiani, perché l’artigiano è colui che trasforma la materia rendendo ciò che è grezzo un capolavoro. Così è stato per loro, non solo con la materia stoffa, cuoio, legno o altro materiale, ma anche con i bambini, insegnando loro la pazienza dell’attesa, la bellezza dell’ordine, la difficoltà dell’ascolto necessario per crescere e costruire. Un grazie al gruppo cucina sempre allegro, mai stanco e domo sia nel servire il cibo e sia nell’allegria di una finale partita a carte. Un grazie alle mamme per le merende, incessanti consumatrici di Nutella, pronte a lasciare un dolce ricordo della giornata. Un grazie ai miei più stretti collaboratori della segreteria e alle ragazze dell’istituto san Zeno. Il condividere una responsabilità oltre a far fare meno fatica a tutti, rende le cose più belle perché si lavora non per se stessi, ma si partecipa in modo sinodale al grande progetto di bellezza che Dio ha su ognuno di noi.
Quindi farsi santo, non è così difficile: uno + due + tre e il gioco è fatto!
Un grazie infine alla Vergine Maria e a san Domenico Savio per averci condotto in questa bella avventura e come diceva un altro grande santo, sant’Ignazio di Loyola, “Ad maiorem Dei gloriam”!